Friday, March 18, 2016

Coccodrillo marino vs Squalo Bianco: faccia a faccia con 8 domande tra due dei più grandi predatori degli Oceani

Sono due emblemi di pericolosità e, sebbene in modo diverso da un tenero koala o da un empatico delfino, non possono mancare di affascinare l'osservatore appassionato di natura.
Il coccodrillo marino (Crocodylus porosus) e lo squalo bianco (Carcharodon carcharias) sono due enormi, spietati e per molti versi ancora misteriosi predatori degli Oceani.
Dove e come vivono? Chi dei due è più pericoloso per l'uomo e chi dei due vincerebbe se si dovessero trovare faccia a faccia, ammesso decidessero di sfidarsi? Scopritelo in questo articolo.

1) Dove vivono?
Areale del coccodrillo marino: in verde scuro le zone attualmente popolate, in arancione le zone da cui è stato estirpato (Fonte)
Non è facile che queste due specie si incontrino: mentre il coccodrillo vive tra l'Australia, l'arcipelago malese e il golfo del Bengala, lo squalo bianco preferisce acque più fredde, anche se non manca nei mari tropicali: è frequente trovarne quindi popolazioni quindi lungo la costa australiana, in Nuova Zelanda, nel Pacifico occidentale (es. California, Messico), e nelle coste atlantiche di Stati Uniti, Brasile e Africa. Un luogo di ritrovo particolarmente gradito agli squali bianchi è la punta meridionale del Sudafrica. Esistono persino ridotte popolazioni nel Mediterraneo.

2) Quanti sono in totale?
Non è facile stimare i numeri di esemplari presenti. Tuttavia, sebbene alcune popolazioni siano state cacciate intensamente, rimangono ancora molti coccodrilli, tanto che la specie non è considerata in pericolo: solo in Australia si stima che essi siano oltre 150 000.
Per quanto riguarda gli squali, le stime sono ancora più nebulose: uno studio del 2010 concluse che non ne rimanevano più di 4000: eppure nel 2014 un altro ne stimò almeno dieci volte tanti. In ogni caso, lo squalo bianco è una specie considerata "vulnerabile" e dal futuro incerto, sebbene non (ancora) in grave pericolo.

Squalo bianco cattura una foca, Sud Africa (DANA ALLEN/CATERS NEWS AGENCY)
3) Di che cosa si nutrono e come cacciano?
Il coccodrillo marino è uno degli animali meno "schizzinosi": la sua dieta può includere piccoli invertebrati, molluschi e qualsiasi pesce, uccello, anfibio, rettile o mammifero (compreso l'uomo) che invade il suo territorio. La straordinaria forza del morso di questa creatura gli permette di trascinare in mare e far annegare anche un toro adulto. Curiosamente, mentre il suo morso è molto forte grazie ai muscoli che regolano la chiusura della bocca (quasi come un tirannosauro, si stima), i muscoli che regolano l'apertura sono piuttosto deboli: un uomo di media forza potrebbe quindi tenergli chiusa la bocca.
Nonostante sia dotato di una capacità di predazione tremenda, il coccodrillo marino ha anche sviluppato la possibilità di sopravvivere per lunghi periodi con poco cibo a disposizione.
Non ha alcun predatore naturale.

Lo squalo bianco è altrettanto temibile, rappresentando uno dei principali predatori dei mammiferi marini, specialmente foche, ma anche delfini e balene. Preda molto anche uccelli, pesci (anche altri squali minori), tartarughe marine. L'uomo non è una sua preda naturale nè gli attacchi sono particolarmente frequenti. A differenza del coccodrillo, esiste un animale che ha l'audacia, talvolta, di cacciarlo, ovvero l'orca assassina.

Esemplare di coccodrillo marino (Copyright © Steffen Pichler)
4) Quali dimensioni hanno?
Il coccodrillo marino, all'interno dell'ordine Crocodilia, è il più lungo, potendo superare i 5 metri. Questo fa di lui anche il più grande rettile vivente.
Tale lunghezza è raggiunta molto più facilmente dai maschi: al contrario, negli squali bianchi, sono le femmine a raggiungere le dimensioni maggiori (oltre 6 metri) rispetto ai maschi (poco più di 4 metri).

5) Come si riproducono?
Si sa molto poco della riproduzione degli squali bianchi, fatta eccezione per l'oofagia dei piccoli (ovvero si nutrono delle altre uova che trovano nell'utero, al momento della schiusa del loro uovo) e per il fatto che essa sia quindi ovovivipara.
La maturità sessuale viene raggiunta non prima dei 25 anni di vita, su un'aspettativa totale che può raggiungere i 60-70 anni totali.

I coccodrilli, ovipari, si riproducono nella stagione umida, con le uova deposte tra novembre e marzo. Similmente a molti altri rettili, il sesso dei nuovi nati viene deciso dalla temperatura di incubazione delle uova, con le femmine favorite a temperature più elevate.
La madre dimostra un livello abbastanza alto di cure parentali per un rettile: porta i piccoli in acqua tenendoli in bocca una volta schiuse le uova e li accompagna per i loro primi giorni nell'oceano.

Piccoli di Crocodylus Porosus (Fonte)
6) Vengono cacciati dall'uomo? Che pericoli corrono?
Il coccodrillo marino non è a rischio estinzione, ma il timore che in molte aree suscita, e i prodotti pregiati che si possono ricavare da esso, ne hanno provocato la caccia e la diminuzione delle popolazioni, specialmente dove c'è un'alta pressione demografica (es. Java). In Australia la popolazione di coccodrilli è tutelata dagli anni '70, e questo ne ha favorito la netta ripresa: ciononostante, è possibile che rispetto a un secolo fa, la dimensione media degli esemplari sia ovunque diminuita, una delle frequenti conseguenze della caccia eccessiva per molte specie.

Lo squalo bianco, come tutti gli altri squali, è cacciato per le sue pinne, ma talvolta può essere ucciso anche accidentalmente. La lentezza con cui si riproduce ne rallenta la ripresa.

Squalo bianco ucciso in Mozambico
7) Chi è più pericoloso per l'uomo?
Nonostante lo squalo sia generalmente considerato molto più letale e soprattutto aggressivo, le chance di morte in caso di attacco sono più alte in caso di attacco di coccodrillo marino.

Il coccodrillo infatti, oltre ad essere molto più territoriale, è solito attaccare e non lasciare la propria preda finchè essa non soccombe. Questo è valido in particolare per gli attacchi che hanno lo scopo di mangiare l'uomo, mentre se l'obiettivo è quello di difendere il territorio le chance di sopravvivenza sono più alte.

Gli squali bianchi, invece, danno talvolta un morso di "assaggio" per poi, eventualmente, tornare, oppure rinunciare una volta che si rendono conto di non aver a che fare con una delle loro prede abituali. Il numero di attacchi fatali risulta quindi essere molto più basso, nonostante l'immagine dello squalo nella cultura popolare come letale e mostruoso predatore dei bagnanti e dei surfisti.

8) Chi vincerebbe in uno scontro fra i due?
Sebbene non siano stati spesso documentati scontri fra squali bianchi e coccodrilli marini, ipotizzando di trovare due individui delle stesse dimensioni, l'esito di un eventuale scontro dipenderebbe dall'ambiente acquatico in cui essi si trovano.

Uno squalo sarebbe favorito nelle profondità del mare, disponendo di sensi migliori che gli permettono, fra le altre abilità, di localizzare una preda in base agli impulsi elettrici che emette e potendo ovviamente respirare sott'acqua.
Un coccodrillo risulterebbe molto più pericoloso in acque basse e fangose, il suo habitat, dove potrebbe far valere vantaggi come un morso più forte e una corazza decisamente più solida di quella del pesce.

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