Le Isole Samoa

I due arcipelaghi samoani, quello delle Samoa Occidentali e quello delle Samoa Americane, nonostante le divisioni politiche sorte nell'ultimo secolo, rimangono indissolubilmente legate dal punto di vista ambientale e soprattutto culturale.

E per nessuno degli elementi che le caratterizza c'è il rischio di passare inosservato: dalle altissime cascate nel fitto della giungla alla lingua Samoana, con le sue lunghissime parole, per arrivare al vero fulcro dell'unicità isolana, il Fa'a Samoa, lo stile di vita locale gelosamente preservato dalla notte dei tempi.

      
Bandiera delle Samoa Americane

Popolazione: 60 000 circa
Capitale: Pago Pago (12mila ab.)
Macroregione: Polinesia
Status politico: Territorio non incorporato degli U.S.A.


  
Bandiera delle Samoa Occidentali

Popolazione: 195 000 circa
Capitale: Apia (60mila ab.)
Macroregione: Polinesia
Status politico: Repubblica parlamentare (in samoano Malo Sa'oloto Tuto'atasi o Samoa)


                                   Storia delle Samoa
Situate nel cuore dell'Oceano Pacifico del Sud, le isole Samoa sono state abitate dalle popolazioni Lapita, antenati degli attuali Polinesiani, fin dal 1500 a.C.. A testimonianza di ciò sono stati scoperti, presso il villaggio di Mulifanua, nelle Samoa Occidentali, 4288 frammenti di ceramiche, alcune delle quali decorate, che gli archeologi hanno stimato avere almeno 3000 anni di storia.

Mulifanua pottery
Ceramiche di Mulifanua
La storia delle Samoa Occidentali e delle Samoa Americane rimase accomunata per tutto il periodo pre-europeo, quando l'arcipelago Samoano era considerato, assieme alle Isole Fiji e all'arcipelago Tongano, una delle tre "superpotenze" dell'Oceano Pacifico.
Come fecero spesso anche i Tongani, la gente di Samoa attraversò migliaia di chilometri di oceano dotati solo di canoe e di una millenaria conoscenza degli astri e dei viaggi per mare.

I Samoani raggiunsero probabilmente le Tuvalu, le Tokelau, Wallis & Futuna e le Cook, e nella maggior parte dei casi i navigatori che si stabilirono nelle nuove isole si integrarono senza problemi in culture almeno in parte simili alla loro.
La tradizione orale isolana racconta anche di alcuni scontri avvenuti con gli indigeni delle Tonga, il cui impero aveva tentò più volte di annettere le Samoa. Nell'isola di Savai'i, a tal proposito, è stata scoperta una struttura piramidale in basalto, chiamata Pulemelei e risalente al 1200: considerate le similarità con Mu'a, un sito archeologico molto simile scoperto a Tonga, si ritiene che la piramide fu costruita proprio dai Tongani. I conflitti, in ogni caso, terminarono verso il 1600, quando l'impero Tu'i Tonga entrò in crisi e abbandonò le pretese imperialistiche sulle fiere Isole Samoa.

Il primo contatto con gli europei avvenne nel 1606, quando il portoghese Pedro Fernandez de Quiros sbarcò alle isole Swains, un piccolo arcipelago isolato delle Samoa Americane, nominandole "isole della gente meravigliosa", un titolo che avrebbe dato, nello stesso anno, anche alle Isole Cook.
Ad esplorare le isole maggiori furono però l'olandese Jacob Roggeveen, nel 1722, e il francese Louis de Bougainville, nel 1768: i contatti tra i nativi e gli europei, a differenza di ciò che accadde in Melanesia e nelle Fiji, furono pacifici, fatta eccezione per lo scontro tra i nativi e l'equipaggio della spedizione francese La Perouse, 1787, nel quale rimase ucciso il capitano De Langle.

   After the battle in Upolu
Navi americane a Upolu dopo
una battaglia contro i tedeschi
Visitate regolarmente da commercianti e balenieri, e dal 1830 anche dai missionari, le Samoa vissero anni particolarmente tormentati alla fine dell'800: dapprima, i problemi di successione sul trono delle isole, ancora rette da una monarchia, e in seguito le pretese imperialistiche di Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti portarono alle cosiddetta "Crisi delle Samoa", risolta solo nel 1899 con la divisione tra Samoa Occidentali, comandate dalla Germania, e Samoa Americane.

Il comando straniero influenzò ben poco le isole, il cui governo era ancora in larga parte esercitato dai capi-villaggio (matai).

La prima guerra mondiale portò, da una parte, la fine del dominio tedesco sulle Samoa occidentali a favore del dominio neozelandese e l'introduzione accidentale dell'influenza Spagnola, che colpì duramente i due arcipelaghi samoani.
Dopo la seconda guerra mondiale, che non coinvolse le Samoa, si assistette, nell'arcipelago occidentale, a una rinascita del movimento Mua, una protesta nonviolenta a favore dell'indipendenza delle isole, già forte a inizio '900 e duramente ostacolata dai governi coloniali.

Mua members
Alcuni membri del Mua. Sopra campeggia il motto
"Samoa Mo Samoa", ovvero "Le Samoa ai Samoani"
Da una parte, le Samoa Occidentali ottennero l'indipendenza nel 1962, mentre le Samoa Americane, pur mantenendo la cultura tipica, non lottarono mai con la stessa forza per l'autodeterminazione, forse grazie alle migliori condizioni economiche garantite dal governo americano.

Dopo il 2007, quando è morto l'ultimo re delle Samoa Occidentali, Malietoa Tanumafili II, l'arcipelago occidentale è retto da una repubblica parlamentare.

                      Geografia & Ambiente delle Isole Samoa
Gli arcipelaghi Samoani, situati appena sotto l'equatore e accomunati dall'origine vulcanica, godono del tipico clima equatoriale, caldo e umido tutto l'anno, e con una stagione caratterizzata da maggiori precipitazioni e anche alcuni violenti tifoni, situata tra novembre e aprile.

Nell'arcipelago occidentale le isole maggiori sono Upolu e Savai'i: la prima, dalla forma allungata e piena di insenature lungo le coste, ospita la capitale Apia.
La seconda isola, dalla forma di pesce, è poco abitata ed è dominata dalla sagoma del monte Silisili, il più alto delle Samoa (Silisili, in Samoano, significa "il più grande"). Savai'i è anche l'unica isola Samoana i cui vulcani sono attivi: ben tre sono ancora "svegli", dei quali l'ultimo ad aver fatto tremare l'isola è stato il Monte Matavanu tra il 1905 e il 1911, senza notevoli conseguenze.

Nell'arcipelago delle Samoa Americane, si trovano invece 5 isole e due atolli: Tutuila, un'isola accidentata e dai paesaggi affascinanti, è la più importante, e lungo la sua costa meridionale si trova Pago-Pago.
Un'altra isola abbastanza importante è Olosega, dove si trovano alcuni dei pochi esemplari di Pteropus Samoensis, un pipistrello con un'apertura alare di quasi 90 centimetri.

Sopoaga falls
L'entroterra di Upolu e le cascate di Sopoaga




















La ricchezza dell'ecosistema tropicale Samoano non consiste solo nelle straordinarie spiagge di sabbia bianca, nelle acque cristalline o nelle montagne protese sul mare come giganti a sorvegliare le poche centinaia di abitanti e turisti che si aggirano sulla costa: l'ecosistema Samoano è notevole soprattutto per l'importanza del patrimonio forestale, per la diversità delle specie arboree (abbondano le erbe medicinali, ad esempio) e i paesaggi mozzafiato dell'entroterra.

Nonostante la deforestazione sia un problema molto grave, la biodiversità tiene duro, anche grazie ai moderni programmi di sviluppo sostenibile: nel parco nazionale delle Samoa Americane, ad esempio, sono registrate 343 specie di piante, 135 felci (un numero che nei paesi dell'Oceania è superato solo dalla Papua Nuova Guinea), e quasi un terzo di esse è endemico.

Tutuila Coast
La costa settentrionale di Tutuila



Anche la fauna Samoana è discretamente ricca, e la sua conservazione è favorita dalla popolazione locale: pur essendo abituati a pescare e a cacciare, i Samoani non hanno mai superato i limiti della sostenibilità, e l'importanza degli animali e della natura nella cultura locale favorisce la protezione di molte specie.
I mammiferi non sono numerosi e includono alcune specie di pipistrelli, ratti e la "volpe volante", e non sono molti nemmeno i rettili, fatta eccezione per alcune specie di gechi, lucertole, pacifici boa e tartarughe marine.

Sono invece vari gli uccelli: alcuni, come le Sule (fua'o) e il loricheto dal capo blu (sega'ula), si possono trovare in ogni angolo dell'Oceania, mentre altri, come il Todiramphus recurvirostris, una specie di Martin Pescatore chiamato alle Samoa ti'otala, sono endemici.
Nel complesso, l'avifauna consiste in poco meno di un centinaio di specie.

La fauna marina, come in tutte le isole del Pacifico, è molto diversificata e si contano centinaia di pesci, molluschi, crostacei e coralli. L'impegno per la protezione di questa biodiversità unica al mondo, per fortuna, è aumentato negli ultimi anni.

Martin pescatore Samoa
Esemplari di ti'otala, una diffusa specie di Martin Pescatore








                  La capitale delle Samoa Occidentali: Apia
Apia è un centro piuttosto importante dove la modernità si intreccia con la cultura samoana: nella capitale delle Samoa Occidentali è possibile vedere le tradizionali case samoane, chiamate fale, ma c'è anche una delle sedi della prestigiosa Università del Sud-Pacifico.

               La capitale delle Samoa Americane: Pago Pago
Incastonata tra le montagne e l'oceano, Pago Pago, pur rientrando nel territorio del Parco Nazionale delle Samoa Americane, affronta numerosi problemi ambientali legati soprattutto all'inquinamento delle acque costiere. Il porto della città ospita navi americane da quasi un secolo e mezzo.

                   Società e cultura degli arcipelaghi Samoani
La società Samoana è estremamente fiera e compatta: dal punto di vista etnico, i Samoani sono la netta maggioranza della popolazione in entrambi gli arcipelaghi. In ogni caso, soprattutto nelle Samoa americane, ci sono alcune minoranze di europei, asiatici e altri Polinesiani.
La lingua Samoana, tra le più antiche a svilupparsi nell'area del Pacifico e nota per la sua complessità (alcune parole sono lunghe decine di lettere), è compresa e parlata da tutti, anche se nelle Samoa americane è di uso corrente, sebbene influenzato dal bizzarro accento polinesiano, anche l'inglese.

Upolu church
Chiesa metodista, Isola di Upolu
Per quanto riguarda le religioni, le Samoa sono una terra di incredibile devozione, e ciò non è raro in Oceania: le chiese congregazionaliste, cattoliche e mormoni sono regolarmente gremite e ospitano canti e danze ogni domenica. Ciononostante, il Cristianesimo dei missionari è stato "samoanizzato" e non è raro veder coesistere questa religione con la mitologia samoana e il culto degli spiriti.
Presenza minoritaria ma importante è quella della Fede Baha'i: poco a nord di Apia si trova infatti uno dei templi più importanti di questa religione a livello mondiale: lo stesso re Malietoa, morto nel 2007, era un Baha'i.

L'elemento unificatore della cultura Samoana è probabilmente il Fa'a Samoa, ovvero il complesso di usi e costumi che la gente delle isole ha sviluppato e conservato fin da quando le Samoa sono state abitate. Il Fa'a Samoa deriva a sua volta dalla cultura Lapita, comune a tutta l'Oceania e diversificatosi nel corso dei millenni a seconda dagli arcipelaghi.
Elementi di cui ad esempio i Samoani sono molto fieri consistono nell'aiga, il concetto di famiglia allargata, il fa'a matai, ovvero il governo dei villaggi gestito dai capi-villaggi (matai) i quali hanno anche il compito di organizzare feste, riunioni e tramandare le leggende.
Importanti sono anche i fale, le capanne dove vive ancora il 75 % dei Samoani, e da cui derivano i fale tele, alte strutture circolari dove si svolgono le riunioni dei villaggi.
I fale tele ricordano i maneaba delle Isole Tuvalu, Tokelau e Kiribati, a testimonianza del patrimonio comune che condividono le società del Pacifico, incentrate attorno alla comunità.

Samoa village assembly hall
Un Fale Tele
I Samoani sono soliti tributare grande importanza anche ai tatuaggi, simbolo della forza di un uomo e del passaggio dall'età infantile a quella adulta. Sono solo le Samoa, e poche altre isole, ad aver mantenuto questa tradizione nonostante l'opposizione delle potenze coloniali.

Le danze sono l'anima delle feste locali: esse sono quasi sempre realizzate in gruppi numerosi, con accompagnamenti musicali, soprattutto di percussioni, e quando c'è una festa, a Samoa si approfitta anche per cucinare e intrattenere a tavola tutto il villaggio: a tal proposito, si ricordino la cerimonia di preparazione della bevanda tipica, l'Ava (o Kava) e gli umu, fornelli che riscaldano il cibo attraverso pietre bollenti e sono eccezionalmente veloci da preparare per queste occasioni.

Lo sport più popolare è indubbiamente il rugby, anche se le Samoa, in particolare quelle americane, sono note per un fatto ben poco felice: nel 2001, la nazionale di calcio dell'arcipelago americano ha perso 31 - 0 contro l'Australia, e la partita detiene il record dello scarto più lungo in assoluto nella storia del calcio mondiale.

Lalomanu, Upolu
La spiaggia di Lalomanu, costa settentrionale di Upolu


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