Isole Cook

Le Isole Cook (Kūki 'Āirani) sono una manciata di piccole isole e atolli distribuiti nel Pacifico del Sud, in un'area grande quanto mezza Europa.
Le Cook, lo scrigno dell'Oceania, ospitano una popolazione strettamente imparentata con i Maori della Nuova Zelanda, e vantano uno dei patrimoni naturalistici più puri e unici del pianeta, soprattutto nella fauna acquatica.
                                 
Bandiera delle Cook

Popolazione: 19 650
Capitale: Avarua (5600 ab.)
Macroregione: Polinesia
Status politico: Territorio in associazione con la Nuova Zelanda


                                   Storia delle Isole Cook
Trovandosi nel Pacifico Sud-Occidentale, a migliaia di chilometri dall'Asia, le Isole Cook furono le ultime ad essere raggiunte dalle popolazioni di navigatori che, a partire dagli ultimi millenni prima di Cristo, esplorarono l'Oceania e abitarono le sue isole.
I primi ad arrivare, furono i Maori, a bordo delle loro canoe dette Vakas, attorno al 1000 a.C., ma ad essi si aggiunsero anche navigatori provenienti dalla Polinesia Francese attorno all'800 d.C.
Il reperto più interessante di queste epoche è l'Ara Metua, una strada lastricata di 29 chilometri che collegava tutti i villaggi principali dell'isola di Rarotonga, e che non ha eguali nelle altre isole Polinesiane.

  Rarotonga Ruins
      Antico santuario 
a Rarotonga
Il primo europeo ad avvistare le isole fu lo spagnolo De Mendana, nel 1595, mentre il primo sbarco, molto breve, fu quello del portoghese Pedro Fernandez de Quiros, che nel 1606 stilò per la corona spagnola un rapporto sui popoli del Pacifico, chiamando gli indigeni delle Cook "gente meravigliosa".
La prima vera esplorazione fu però quella di James Cook del 1774, a cui l'arcipelago deve il nome, anche se l'isola maggiore, Rarotonga, fu visitata dagli ammutinati del Bounty solo nel 1789.

Il secolo successivo fu invece piuttosto sconvolgente per le isole, che vennero dapprima raggiunte dai missionari e dalle malattie che essi portarono involontariamente, e poi vennero colpite dalle orde dei commercianti di schiavi peruviani, che catturarono migliaia di uomini negli atolli settentrionali per portarli a lavorare nelle miniere del Perù.

Statue in Rarotonga
Statua di basalto
Divenute un protettorato britannico nel 1888 allo scopo di scoraggiare la Francia dal reclamarle come proprie, le Cook passarono poi sotto la Nuova Zelanda dal 1901 fino al 1965, quando ottennero l'autogoverno, pur rimanendo nell'orbita del paese anglosassone.

                       Geografia & Ambiente delle Isole Cook
L'arcipelago delle Cook si divide in due gruppi, uno settentrionale ed uno meridionale.
Mentre l'arcipelago del Nord include sei atolli e una popolazione limitata, l'arcipelago del Sud è composto da 6 isole vulcaniche, tra cui Rarotonga, e 3 atolli, con la popolazione che si concentra lungo le coste delle isole maggiori.

Rarotonga, Isole Cook
L'entroterra selvaggio dell'isola di Rarotonga
Rarotonga, l'isola maggiore, ospita anche la capitale Avarua ed è la più ricca in fatto di biodiversità.

Loricheto di Kuhl  
Il loricheto di Kuhl
Nell'altipiano dell'isola infatti, dominato dal monte Te Rua Manga, si estende un'intricata e incontaminata foresta pluviale, nella quale abbondano le specie di felci e di alberi, come l'avocado e la papaya, oltre che quelle di volatili e di pipistrelli.
L'aggressività di alcune specie di ratti, tuttavia, ha colpito duramente le specie di uccelli di Rarotonga, soprattutto nel secolo scorso.
Un esempio noto è il caso del monarca di Rarotonga (kake-rori), un piccolo volatile della giungla: nel 1989, ne rimanevano appena 29, ma un gruppo di abitanti del luogo, contrastando i ratti che ne attaccavano i nidi, è riuscito a portare la popolazione a circa 300 individui attorno al 2010.

    Sula, Cook    
Sula Leucogaster
Altre isole delle Cook, come Enuamanu, che nella lingua locale significa proprio
"terra degli uccelli", ospitano invece molte specie di volatili marini o delle foreste, e un'intera isola, ovvero Takutea, è stata dichiarata "santuario degli uccelli migratori" per favorirne la riproduzione e la protezione.
Tra le specie più diffuse di uccelli di foresta ci sono ad esempio il loricheto blu (kuramo'o) e il Martin pescatore endemico dell'isola di Mangaia, in lingua locale tanga'eo.
Tra gli uccelli di mare, come in tutta l'Oceania, sono molto diffuse le Sule e le Fregate.


Molto varia e in buona salute è anche la fauna ittica, soprattutto nelle multicolori barriere coralline, alle quali le popolazioni locali sono molto legate.

Il clima è pressoché uniforme in tutto il territorio Cookese: tropicale ma moderato dai venti dell'Oceano, con precipitazioni moderate e spesso concentrate in brevi acquazzoni, e possibile formazione di cicloni tra novembre e aprile.

Laguna di Aitutaki
La laguna dell'atollo di Aitutaki
                                  La capitale: Avarua 
Avarua ("I due porti" nella lingua delle Cook) è situata lungo la costa nord di Rarotonga, ed è l'unica vera città delle isole Cook. La maggior parte dei servizi commerciali e turistici è infatti incentrata proprio ad Avarua, che ospita anche un campus dell'Università del Sud Pacifico, il museo nazionale e la biblioteca, l'aeroporto internazionale e un vivace mercato del pesce e dei souvenir.

                        Cultura & Società delle Isole Cook
Il patrimonio culturale delle isole Cook è tra i più ricchi e tradizionali del Pacifico.

La popolazione locale è in grande maggioranza appartenente all'etnia Maori Cookese, ovvero un popolo discendente dai Maori Neozelandesi ma mescolatosi, nel corso dei corsi, anche con popoli Polinesiani provenienti da Tahiti, Tonga e Samoa.

Canoa Vakas, Isole Cook
Una "Vakas"
Danzatori delle Cook   
Gruppo di danzatori
Espressioni tipiche della cultura che si è andata a formare sono le antiche doppie canoe Maori, le Vakas, il Tivaevae, un'attività introdotta dalle mogli dei colonizzatori nell'800 che consiste nella tessitura di coperte e fazzoletti, oppure l'arte della scultura sul legno, che include la produzione di collane, copricapi, cesti di vimini dai tronchi degli alberi più morbidi, e souvenir per turisti ispirati agli oggetti tradizionali.

Sono importantissime anche le danze al ritmo della musica locale, che è considerata tra le più antiche e importanti di tutto il panorama Polinesiano.
La musica Cookese si avvale soprattutto di percussioni, grandi e piccole.

La lingua più parlata nelle isole, divisa nei suoi innumerevoli dialetti, è il Maori delle Cook, che la gente locale chiama Te reo Ipukarea, la "lingua della patria degli antenati", e si affianca all'inglese, utilizzato nell'ambito governativo e con i turisti.

La religione più diffusa è il Cristianesimo, introdotto a metà dell'800 dai missionari europei, e la maggior parte delle volte accolto dagli indigeni delle Cook.
Questa religione, infatti, ben si adattava alla società della Polinesia, e tutt'ora, sebbene divisa in molte confessioni protestanti, è un cardine dell'identità dell'arcipelago.

Cook Islands Sunset
Tramonto dalla costa di un atollo delle Cook

Articoli sulle Isole Cook

Tour virtuale di Rarotonga

Tour virtuale di Aitutaki


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